Nel Consiglio dei Ministri n. 43 dello scorso 8 settembre è stata discussa, tra le altre, una modifica al Codice dell’Amministrazione Digitale. Il testo della modifica uscito dal Consiglio dei Ministri (e ancora non pubblico) consente di farsi un’idea degli interventi correttivi che il Governo intende introdurre. Bisogna ricordare in merito che il testo è passibile ancora di numerose modifiche prima di tornare, tra 90 giorni, al Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.
Lo schema di decreto (versione sei) prevede una modifica il Codice dell’Amministrazione Digitale inerente molteplici tematiche. Tra i temi oggetto di intervento intendiamo evidenziare la presenza di nuove disposizioni che attribuiscono a cittadini e imprese il diritto a una identità e a un domicilio digitale. Altra modifica, che a nostro parere emerge per importanza, è quella relativa all’incremento delle potenzialità del servizio di identità digitale spID. Tale modifica apre la strada all’utilizzo di spID anche nell’ambito della sottoscrizione di documenti digitali.
In tema di domicilio digitale, i progetti del Governo sembrano mirati a rendere possibile, ad un cittadino che disponga di spID e PEC, la definizione di un innovativo canale di contatto con la PA che eliminerà totalmente la comunicazione cartacea. Le comunicazioni trasmesse al domicilio digitale produrranno infatti gli stessi effetti delle raccomandate con ricevuta di ritorno e delle notificazioni.
In tema di sottoscrizione dei documenti digitali, invece, il Consiglio dei Ministri ha varato modifiche per consentire al cittadino, mediante l’utilizzo di procedure sviluppate in coerenza con specifiche disposizioni tecniche formulate da AGID – Agenzia per l’Italia Digitale, di siglare documenti informatici con spID rendendoli idonei a soddisfare il requisito della forma scritta. Questa seconda modifica aprirà la strada alla possibilità di formare più facilmente documenti digitali che abbiano l’efficacia probatoria della scrittura privata, sottraendoli allo spazio per la valutazione del giudice. Tale soluzione si affiancherà alle soluzioni di firma digitale, qualificata ed elettronica avanzata che risultano invariate.