L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e il Garante per la protezione dei dati (Garante privacy) hanno, dopo aver preventivamente intrapreso una congiunta indagine conoscitiva, anticipato le principali linee guida di cooperazione sul fenomeno dei “Big Data”, nonché delle raccomandazioni di policy condivise. I rapporti finali delle Autorità, condensati in un documento conclusivo, saranno rilasciati prossimamente.
Le tre enti hanno operato approfondimenti al fine di individuare eventuali criticità connesse all’uso dei cosiddetti “Big Data” e con l’obiettivo di definire un quadro di regole in grado di promuovere e tutelare la protezione dei dati personali, la concorrenza dei mercati dell’economia digitale, la tutela del consumatore, nonché i profili di promozione del pluralismo nell’ecosistema digitale.
Per Big Data si intendono set di dati così grandi e complessi da necessitare di strumenti adeguati e diversi dai tradizionali per la loro cattura, lo storage, la ricerca, la condivisione, il trasferimento, l’analisi e la visualizzazione. Le caratteristiche principali dei Big Data si possono riassumere nelle 4 “v”: volume, velocità, varietà, veridicità (peculiarità che, a loro volta, ne generano una quinta, il valore).
Tanto precisato, il lavoro pubblicato è stato articolato sulle seguenti aree d’interesse:
- promozione di un quadro normativo organico recante trasparenza nella fruizione delle informazioni personali;
- consolidamento della cooperazione internazionale sul disegno di policy per il governo dei Big Data;
- promozione di una policy unica e trasparente circa l’estrazione, l’accessibilità e l’utilizzo dei dati pubblici al fine della determinazione di politiche pubbliche a vantaggio di imprese e cittadini;
- riduzione di asimmetrie informative (in fase di raccolta dei dati) tra utenti e operatori digitali;
- introduzione di nuovi strumenti per la promozione del pluralismo on-line;
- tutela del benessere del consumatore mediante strumenti inerenti al diritto antitrust;
- aumento dell’efficacia d’intervento delle autorità della concorrenza tramite una revisione del controllo delle operazioni di concentrazioni;
- introduzione di agevolazioni su portabilità e mobilità dei dati tra diverse piattaforme;
- rafforzamento dei poteri di acquisizione delle informazioni da parte di AGCM ed AGCOM al di fuori dei procedimenti istruttori (indagini conoscitive, attività pre-istruttoria).
La pubblicazione, nelle proprie battute conclusive, ha rimarcato la necessità di un “coordinamento permanente” tra le summenzionate Autorità, avente la finalità di:
- contrastare gli assetti posti a discapito dello sviluppo delle innovazioni favorite dalla digitalizzazione;
- stabilire un concetto di equità tramite la eliminazione di ingiustificati vantaggi di cui beneficiano i principali protagonisti della rivoluzione digitale in generale;
- accrescere maggiore consapevolezza nella collettività circa benefici e rischi derivanti dalla digitalizzazione dell’economia.
Fonte: news sul sito del Garante per la protezione dei dati personali del 02/07/19