Il 30 settembre 2021 scadrà la possibilità per le aziende private di gestire le modalità di lavoro agile – meglio conosciuto anche come smart working – in maniera libera e non regolata, ovvero senza necessità di stipulare accordi individuali con i lavoratori. Infatti, a decorrere dalla fine dello stato emergenziale al momento fissata nel 30 settembre 2021, sarà necessario che le aziende private italiane si attivino affinché le modalità di smart working siano regolate in maniera chiara e precisa con i singoli lavoratori.
Molte aziende italiane sono già comunque corse ai ripari: un esempio è la multinazionale ENI che, a partire dallo scorso marzo 2020, ha attivato lo smart working per la maggior parte dei suoi dipendenti e ha confermato come nel prossimo futuro tale modalità di lavoro sarà la regola, permettendo solo l’accesso ai locali aziendali a pochi dipendenti per i presidi necessari. Altri esempi li ritroviamo all’interno delle Telco: la svedese Ericsson ha siglato un accordo con i sindacati per prolungare lo smart working per il 100% dei propri dipendenti fino all’ottobre 2023. Altra realtà che si è già mossa a favore dello smart working è Windtre, che ha recentemente siglato un accordo con i sindacati volto a consentire ai dipendenti dell’azienda di scegliere volontariamente le modalità più idonee di lavoro, tra cui, ovviamente, lo smart working.
Vi sono comunque determinati settori che dovranno necessariamente attivarsi dopo la prestabilita data del 30 settembre: il settore bancario ne è un esempio. I contratti collettivi del settore bancario prevedono infatti un massimo del 10% del monte ore che possa essere svolto in smart working o in soluzioni ibride e pertanto si renderà necessario prevedere delle modifiche al contratto collettivo bancario in accordo con i sindacati di settore.
Si segnala comunque che secondo recenti rumour, il ministero del lavoro voglia estendere la possibilità di adottare lo smart working liberamente nel settore privato fino al dicembre 2021, ovviamente tenendo in considerazione gli sviluppi della crisi pandemica.