Il Consiglio dei Ministri, tramite comunicato stampa n° 75/2018 del 21 marzo, ha comunicato di avere “approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione dell’art.13 della legge di delegazione europea 2016-2017 (legge 25 ottobre 2017, n.163), introduce disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento europeo relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati. A far data dal 25 maggio 2018, data in cui le disposizioni di diritto europeo acquisteranno efficacia, il vigente Codice in materia di protezione dei dai personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196, sarà abrogato e la nuova disciplina in materia sarà rappresentata principalmente dalle disposizioni del suddetto Regolamento immediatamente applicabili e da quelle recate dallo schema di decreto volte ad armonizzare l’ordinamento interno al nuovo quadro normativo dell’Unione Europea in tema di tutela della privacy”.
Dal 25 maggio 2018, data in cui le disposizioni di diritto europeo acquisteranno efficacia, il vigente Codice Privacy sarà abrogato e sarà sostituito dalle disposizioni del Regolamento Europeo immediatamente applicabili oltre che da quelle recate dallo schema di decreto approvate ieri e finalizzate ad armonizzare l’ordinamento interno al nuovo quadro normativo dell’Unione Europea in tema di tutela della privacy.
Il decreto legislativo in attuazione della legge delega 163/2017, dovrà essere emanato definitivamente con la firma del Presidente della Repubblica entro il 21 maggio, dopo aver acquisito i pareri delle Commissioni Parlamentari e del Garante della Privacy e assieme al Regolamento Europeo costituirà la normativa di riferimento a partire dal 25 maggio.
L’art.13 della Legge delega 163/2017 prevede che Governo adegui, tramite decreto, entro sei mesi dalla entrata in vigore della legge delega, la normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo previa acquisizione dei pareri delle competenti Commissioni parlamentari e del Garante per la protezione dei dati personali.
In particolare, nell’esercizio della delega, il Governo ha ricevuto delega di:
- abrogare espressamente le disposizioni del codice in materia di trattamento dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196, incompatibili con le disposizioni contenute nel regolamento (UE) 2016/679;
- modificare il codice 196/2003 limitatamente a quanto necessario per dare attuazione alle disposizioni non direttamente applicabili contenute nel regolamento (UE) 2016/679;
- coordinare le disposizioni vigenti in materia di protezione dei dati personali con le disposizioni recate dal regolamento (UE) 2016/679;
- prevedere, ove opportuno, il ricorso a specifici provvedimenti attuativi e integrativi adottati dal Garante per la protezione dei dati personali nell’ambito e per le finalità previste dal regolamento (UE) 2016/679;
- adeguare, nell’ambito delle modifiche al codice di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, il sistema sanzionatorio penale e amministrativo vigente alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 con previsione di sanzioni penali e amministrative efficaci, dissuasive e proporzionate alla gravità della violazione delle disposizioni stesse.