La Corte europea di Giustizia, interpellata dal Parlamento Europeo, ha annunciato oggi che l’accordo sul trasferimento dei dati dei passeggeri aerei tra l’Unione europea e il Canada è incompatibile con i diritti fondamentali riconosciuti dall’Unione.L’accordo internazionale, firmato nel 2014, era in attesa della approvazione del Parlamento europeo. L’approvazione, richiesta del Consiglio, era ferma in attesa della pronuncia della Corte europea di Giustizia
La Corte europea di Giustizia considera i trattamenti di dati personali effettuati sulla base dell’accordo come un’ingerenza nel diritto fondamentale al rispetto della vita privata (che, ve ricordato, è tra i diritti riconosciuti dalla “Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea”). La Corte europea di Giustizia motiva la sua valutazione adducendo una assenza di indicazioni precise e chiare, osservando le quali si possa lecitamente derogare ai citati principi di riservatezza.
Il pronunciamento della Corte segna una battuta di arresto delle attività di contrasto al terrorismo che sono state messe in campo a livello internazionale.E’ ipotizzabile che gli accordi analoghi siglati con gli USA e tra i paesi all’interno dell’unione possano subire un analogo trattamento.