La settimana scorsa, nella splendida cornice di Venezia, si è tenuta la sessione italiana del “Privacy Symposium”, la conferenza internazionale che ospita oltre 200 relatori e Autorità di protezione dei dati provenienti da tutto il mondo, tra cui i membri del Collegio dell’Autorità Garante privacy italiana.
La manifestazione ha come obiettivo un’efficace condivisione delle conoscenze in materia data protection, nonché l’analisi delle più significative evoluzioni tecnologiche e normative a livello europeo e internazionale.
Tra i panel organizzati, merita particolare menzione quello riguardante il tema dei trasferimenti di dati in ambito transatlantico, cui ha presenziato, tra gli altri, Peter Winn, attuale Chief Privacy and Civil Liberties Officer del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America.
Nel corso di tale tavolo di confronto, tenutosi, in particolare, lo scorso 18 aprile, è stato approfondito il recente quadro UE-USA per il trasferimento di dati personali e, a fronte di ciò, sono state esaminate alcune decisioni di adeguatezza della Commissione UE al fine di individuare utili spunti di riflessione per colmare l’attuale divario tra i flussi di dati UE e gli standard transatlantici.
I partecipanti al panel summenzionato hanno esplorato, altresì, le principali sfide poste dai trasferimenti transatlantici di dati, come l’accesso ai dati da parte delle autorità territorialmente competenti e il bilanciamento tra esigenze di sicurezza e tutela dei diritti fondamentali.
Infine, alla luce delle iniziative che USA e UE stanno intraprendendo a seguito della nota sentenza “Schrems II” della Corte di Giustizia dell’UE, sono stati affrontati i punti sollevati dal Parlamento UE e dall’EDPB circa il corrente progetto di decisione di adeguatezza UE sui trasferimenti transatlantici. In relazione a ciò, il confronto in parola ha evidenziato la consistenza delle misure già assunte a seguito dell’invalidazione della decisione di adeguatezza del “Privacy Shield”, senza tralasciare, tuttavia, la persistente esigenza di un dialogo tra istituzioni internazionali che renda sempre più centrali le riflessioni sulla qualità dei meccanismi di protezione dei dati personali.