Con la newsletter del 28 ottobre 2019, l’Autorità Garante ha dichiarato che sono in corso di svolgimento attività ispettive previste dal piano ispettivo del secondo semestre 2019. L’Autorità ha ribadito che le ispezioni, comprese quelle del primo semestre, sono condotte con il contributo delle Unità Speciali della Guardia di Finanza (cd. Nucleo Speciale Privacy).
Di seguito si riportano le aree oggetto di verifica delle attività in programma per il secondo semestre:
- trattamenti dei dati personali effettuati mediante applicativi per la gestione delle segnalazioni di condotte illecite (c.d. whistleblowing);
- trattamenti di dati personali effettuati da Istituti bancari, con particolare riferimento ai flussi verso l’anagrafe dei conti;
- trattamenti dei dati personali effettuati da intermediari per la fatturazione elettronica;
- trattamenti di dati personali effettuati da società per attività di marketing;
- trattamenti di dati personali effettuati da Enti pubblici, con riferimento a banche dati di notevoli dimensioni;
- trattamenti di dati personali effettuati da società con particolare riferimento all’attività di profilazione degli interessati che aderiscono a carte di fidelizzazione;
- trattamenti di dati personali effettuati da società rientranti nel settore denominato “Food Delivery”;
- trattamenti di dati personali in ambito sanitario effettuati da parte di società private.
L’Autorità Garante ha concluso la propria newsletter facendo il punto della situazione sui controlli effettuati nel primo semestre del 2019. Nei primi sei mesi del 2019 sono state realizzate 65 ispezioni, anche con l’ausilio della Guardia di finanza, che hanno interessato, tra l’altro, call center, aziende di marketing, società che rilasciano Spid, grandi alberghi, banche dati di rilevanti dimensioni della Pa. In tale periodo le entrate derivanti dall’attività sanzionatoria sono state pari a 1.222.955 euro e 86 sono state le ordinanze adottate, alcune relative a casi complessi riguardanti molteplici violazioni, per un totale di 3.250.390 euro.
Fonte: n. 458 del 28 ottobre 2019