Diritto di opposizione e le modalità di esercizio: tutte le informazioni utili per gli utenti
Il 15 maggio 2025, il Garante per la protezione dei dati personali ha reso noti i dettagli relativi all’uso che Meta intende fare dei dati personali degli utenti di Facebook e Instagram per addestrare i propri sistemi di intelligenza artificiale. In particolare, Meta ha annunciato che, a partire dal 27 maggio 2025, inizierà a utilizzare i dati pubblici degli utenti per addestrare i suoi modelli di AI, come il Meta AI e il sistema linguistico Llama.
Questa iniziativa ha immediatamente riacceso il dibattito su un equilibrio sempre più delicato: quello tra innovazione tecnologica e tutela dei diritti fondamentali, primo fra tutti quello alla protezione dei dati personali.
Secondo quanto dichiarato dal Garante, gli utenti di Facebook e Instagram, nonché coloro che non sono utenti ma i cui dati potrebbero essere presenti sulle piattaforme tramite contenuti pubblicati da altri, hanno il diritto di opporsi a questo trattamento. Tale diritto è sancito dal Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati Personali (GDPR).
Il Diritto di Opposizione: Come Funziona?
Gli utenti che desiderano impedire a Meta di utilizzare i propri dati personali per l’addestramento delle intelligenze artificiali hanno la possibilità di esercitare il diritto di opposizione. Per farlo, Meta ha reso disponibili moduli online che gli utenti possono compilare facilmente. La scadenza per esercitare tale diritto è stata fissata al 26 maggio 2025. Chi si è opposto entro questa data, esclude tutti i dati passati dall’addestramento dei sistemi AI, mentre coloro che decidono di opporsi successivamente impediranno solo l’uso dei dati futuri, ma non quelli già acquisiti
Dove Compilare i Moduli
Gli utenti di Meta, sia su Facebook che su Instagram, possono compilare i moduli di opposizione tramite i seguenti link:
- Per gli utenti di Facebook: Modulo di opposizione Facebook
- Per gli utenti di Instagram: Modulo di opposizione Instagram
- Per i non utenti di Meta (senza login): Modulo di opposizione non utenti
Compilando questi moduli, gli utenti possono proteggere i loro dati personali e impedire che vengano utilizzati per scopi di addestramento dell’intelligenza artificiale.
Minori e Responsabilità Genitoriale
I dati pubblicati da utenti minorenni sono già esclusi automaticamente dal trattamento di Meta per l’addestramento delle intelligenze artificiali. Tuttavia, i dati relativi ai minori che appaiono in post di utenti maggiorenni potrebbero essere utilizzati per tale scopo. In questo caso, i genitori o tutori legali dei minorenni possono esercitare il diritto di opposizione per conto dei minori, utilizzando il modulo dedicato ai non utenti.
Collaborazione con le Autorità Europee
Il Garante ha anche sottolineato che sta collaborando con le altre Autorità per la protezione dei dati a livello europeo per monitorare la conformità delle pratiche di Meta con il GDPR. L’attenzione è focalizzata in particolare sulla liceità di tale trattamento dei dati, sull’effettività del diritto di opposizione e sulla compatibilità tra le finalità originarie del trattamento (quali la condivisione dei contenuti sui social media) e il nuovo uso previsto per l’addestramento delle intelligenze artificiali.
Le autorità hanno anche chiesto a Meta chiarimenti sull’uso delle immagini di minorenni pubblicate da utenti adulti.
Una base giuridica discutibile: il “legittimo interesse”
Meta giustifica la raccolta massiva dei dati personali invocando il proprio interesse legittimo (art. 6(1)(f) GDPR) a sviluppare tecnologie AI più efficaci e culturalmente rilevanti. Tuttavia, numerosi osservatori e giuristi ritengono che tale fondamento sia inadeguato per un trattamento tanto invasivo.
Secondo noyb (None of Your Business), l’associazione fondata dall’avvocato austriaco Max Schrems, Meta non può semplicemente “prendere” i dati degli utenti e usarli per finalità diverse da quelle per cui erano stati raccolti originariamente, senza consenso esplicito. Già nel 2023, ricorda noyb, la Corte di Giustizia dell’UE ha negato a Meta il diritto di basarsi sul legittimo interesse per la profilazione pubblicitaria. Cambiando il fine da pubblicità a intelligenza artificiale, lo scenario giuridico non muta.
Dati pubblici, ma non “liberi”
Un altro punto critico riguarda la natura dei dati raccolti: sono pubblici, ma non per questo liberi da vincoli giuridici. Secondo il GDPR, anche i dati resi pubblici dall’interessato restano soggetti alle regole di trattamento, in particolare in relazione a:
- Trasparenza (art. 5, 13 e 14)
- Limitazione delle finalità
- Minimizzazione dei dati
- Controllo da parte dell’interessato
Meta sostiene di aver “informato” gli utenti e offre loro la possibilità di opporsi, ma ciò non sostituisce il requisito di un consenso informato e inequivocabile, come richiesto per trattamenti ad alto impatto.
Le Possibili Implicazioni Legali
Oltre alla possibilità di esercitare il diritto di opposizione, altre entità in Europa stanno esaminando le modalità per intraprendere azioni legali contro Meta per il trattamento dei dati personali, soprattutto per valutare se tale uso possa violare il GDPR. Le modalità per la gestione di questi casi legali e i possibili risarcimenti per i danni derivanti dall’uso dei dati degli utenti saranno un tema centrale nelle prossime settimane.
In sintesi, Meta ha intrapreso una strada rischiosa, cercando di giustificare l’uso dei dati degli utenti basandosi su un interesse legittimo. Tuttavia, questo approccio è stato contestato da diversi attori, tra cui il gruppo di difesa della privacy noyb , che ha già inviato una lettera di diffida a Meta, contestando la legittimità di tale uso dei dati e paventando la possibilità di una causa collettiva.
Se Meta non dovesse rispondere adeguatamente alle preoccupazioni sollevate, è probabile che si aprano nuovi scenari legali in Europa, con la possibilità di ingenti risarcimenti per i danni causati agli utenti.