Come di consueto, il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha presentato la Relazione sulle attività svolte nel corso del 2019, primo anno completo di effettiva applicazione del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati Personali (GDPR).
Il testo della Relazione fornisce un ampio excursus di tutte le attività svolte dall’Autorità, ove è possibile notare come quest’ultima si sia prevalentemente concentrata sul progressivo adeguamento delle organizzazioni – sia private che pubbliche – al GDPR.
Tra i provvedimenti correttivi più importanti emessi dall’Autorità lo scorso anno, si cita quello rivolto ad una società che offre servizi di posta elettronica certificata; a seguito delle carenze emerse nell’attività ispettiva, il Garante ha ammonito la suddetta società di adottare rigorose misure per la messa in sicurezza del proprio servizio pec e di sanare le vulnerabilità emerse.
In tema di sanzioni, l’Autorità ha ricordato di essersi occupata della nota vicenda “Cambridge Analytica” avendo irrogato una sanzione di 1 milione di Euro al social network Facebook relativamente ai rischi correlati alle profilazioni occulte avvenute su scala globale nei confronti degli utenti del sopra citato social network. Sempre in tema di sanzioni, spicca tra tutte l’attività sanzionatoria operata nei confronti degli operatori di Telemarketing per le attività illecite poste in essere nei confronti degli interessati. Sul punto si ricorda che l’Autorità ha comminato pesanti sanzioni nei confronti di due importanti operatori nazionali rispettivamente di 27,5 milioni di euro e di 11,5 milioni di euro.
Il Garante ha altresì ricordato di essere intervenuto attraverso l’emanazione di pareri e provvedimenti su determinate questioni particolarmente interessanti in settori specifici; tra questi si ricordano quelli relativi al settore della sanità sulla corretta applicazione dell’art. 9 del GDPR e quello nel mondo del lavoro sul corretto trattamento di dati biometrici nei confronti del personale dipendente.
Infine, l’Autorità Garante ha fornito un quadro generale su tutte le attività svolte nel corso del 2019: così si rileva come il Garante abbia adottato ben 232 provvedimenti collegiali, abbia fornito riscontro ad oltre 8.000 reclami e segnalazioni da parte degli interessati, oltre ad aver effettuato 147 ispezioni nei confronti sia di organizzazioni private e pubbliche.